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"E' più facile che un cammello",   il debutto di Valeria Bruni
 
L'attrice italo-francese ha diretto e interpretato il suo film d'esordio, una commedia  brillante e tematica dello stress di una donna.

   Le Monde,(il film è uscito in Francia) giudica positivamente l'esordio della  neoregista, che saggiamente ha evitato di imitare  i maestri del genere autobiografico (Nanni Moretti, Woody Allen), dirigendo il film con stile personalissimo.Il critico de Le Monde giudica l'opera geniale e incantevole " un film - conclude - che entra "nel paradiso della gioia cinematografica".

 Il film narra la storia di Federica,interpretata dalla neo regista, alle prese con la propria nobiltà, la propria ricchezza e le proprie paranoie. Non abiura le  origini borghesi, va a messa in Jaguar, ma è alle prese con un fidanzato (Jean-Hugues Anglade) il quale rivendica puntualmente le sue origini modeste, le chiede di creare una famiglia e le canta l'Internazionale. Poi ci sono i rapporti estremamente tesi con la sorella Bianca (Chiara Mastroianni).  Ma lo stress della protagonista è alimentato anche dalla malattia del padre,in fin di vita, dalla madre pianista (Marysa Borini) e un ex fidanzato che torna all'attacco.